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Domande frequenti e risposte

Chi è l’odontoiatra ?
L’Odontoiatra è una persona che si è laureata in Medicina e Chirurgia e poi specializzata in Odontostomatologia oppure laureata in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Questi specialisti devono iscriversi all’Albo degli Odontoiatri o all’Ordine dei Medici, organi istituzionali che supervisionano il loro operato professionale e la loro effettiva preparazione. Sono vincolati agli obblighi di legge e al codice deontologico a mettere a disposizione le proprie conoscenza per la tutela della salute del paziente.
Come avviene la prima visita?
Una volta accolto il paziente nello studio odontoiatrico viene richiesto al paziente di compilare un’accurata anamnesi medica dopo aver firmato il consenso al trattamento dei dati personali. Una volta terminata la compilazione dei moduli anagrafici e anamnestici si passa alla visita odontoiatrica dove lo specialista eseguirà il controllo degli elementi dentari, dei tessuti parodontali e delle strutture muscolo-scheletriche. Una volta terminato l’esame obiettivo si procederà all’esecuzione di una ortopantomografia che fornisce il quadro generale delle strutture dentarie e scheletriche. Una volta visualizzata la radiografia sullo schermo ad alta definizione, si discute della situazione assieme al paziente ed eventualmente si procederebbe all’esecuzione di una o più radiografie più piccole per l’analisi dettagliata di singoli denti o l’esecuzione di una TAC Cone Beam. Inoltre viene eseguito un set fotografico utilizzato per confrontare i progressi nei trattamenti. Terminata la fase diagnostica si passa a stilare il piano o i piani di trattamento possibili, valutando assieme al paziente tutte le possibilità.
A che età è bene fare la prima visita odontoiatrica?
Al terzo anno di età i bambini completano la prima dentizione, ossia spuntano tutti i denti da latte o decidui per cui il primo controllo odontoiatrico risulta appropriato per diversi motivi, tra cui l’intercettazione precoce di malocclusioni, di abitudini viziate e di carie. E comunque il bambino dovrebbe essere visitato prima del sesto anno di età, anno in cui erompe in arcata il primo elemento permanente, il primo molare superiore.
Fluoroprofilassi: cos’è?
Il fluoro è un elemento fondamentale nella profilassi per la carie, sia del bambino che dell’adulto. Una volta assunto si associa allo smalto o meglio, all’idrossiapatite che costituisce lo smalto e si sostituisce all’idrossido andando a formare la fluorapatite, che risulta essere molto più resistente agli attacchi acidi della carie rispetto all’idrossiapatite fisiologica. Come per tutte le terapie, la posologia ossia le quantità e le modalità di somministrazioni, devono essere accurate oltre che prescritte dal medico. Le controindicazioni esistono, infatti sovradosaggi di fluoro portano prima alla fluorosi e poi intossicazione sistemica.
La carie si può evitare?
La carie è la malattia infettiva più comune al mondo, ancor più dell’influenza o del raffreddore. Esistono predisposizioni a sviluppare la carie che sono insite nella struttura dello smalto dentale. Per difendersi dalla carie l’unica arma è la prevenzione, costituita da una corretta educazione all’igiene orale domiciliare, dall’adozione di una dieta equilibrata e di uno stile di vita sano.
Mio figlio ha una carie, devo farlo visitare?
Assolutamente si, la carie anche se localizzata su denti decidui o da latte, va rimossa per non pregiudicare la salute del dente permanente che dovrà erompere.
Mio figlio giocando si è rotto un dente: che fare?
Prima di tutto bisogna tranquillizzare il piccolo paziente. In secondo luogo bisogna ricercare il frammento perso e conservarlo in un bicchiere di latte freddo o in una soluzione salina fisiologica o ancora nella saliva. Avvolgere del ghiaccio in un panno e tenerlo appoggiato sulla zona traumatizzata ad intervalli di 20 minuti. Nel frattempo contattare il proprio dentista di fiducia.
Lavandomi i denti ho notato del sangue: cosa devo fare?
Durante lo spazzolamento la presenza di sangue in bocca è sintomo d’infiammazione gengivale o gengivite. In alcuni casi può trattarsi di parodontite, ma la diagnosi viene fatta solo al momento della visita.
Ho notato che alcuni denti si muovono: come devo comportarmi?
La mobilità degli elementi dentari può essere di vario grado e quindi associarsi a patologie di diversa entità. La malattia più comune è la parodontite. In ogni caso è opportuno prendere un appuntamento dal proprio dentista per la diagnosi e l’instaurazione di un’adeguata terapia.
Perché viene la parodontite?
La parodontite o malattia parodontale può insorgere sia per la cattiva igiene orale domiciliare che per manifestazioni di altre condizioni sistemiche come patologie cardiache, diabete e nascita prematura dei bambini. Essendo una malattia ad eziologia batterica, i batteri che causano la parodontite possono entrare nel torrente circolatorio e causare tutta una serie di patologie a cominciare da quelle cardiache.
I piercing sono dannosi?
I piercing che interessano il cavo orale sono tutti dannosi. Per esempio quelli labiali o mentali oltre a rigare i denti possono causare delle forti recessioni gengivali che a loro volta possono portare a perdita di supporto parodontale e quindi mobilità degli elementi dentari. I piercing linguali invece sono collegati a potenziali infezioni che in alcuni casi possono evolvere verso situazioni gravi. Il tutto senza dimenticare che esiste il rischio di trasmissione di malattie infettive come HIV o virus dell’epatite nelle procedure di applicazione del piercing.
Esistono limitazioni all’impiego di impianti??
Le uniche limitazioni sono dovute alla presenza di alcune patologie che hanno manifestazioni a livello orale e che quindi ne pregiudicano la stabilità. Qualsiasi paziente in buone condizioni di salute generale è un candidato alla terapia plantare.
L’inserimento di un impianto è doloroso?
No, prima dell’intervento viene somministrata l’anestesia locale, e in seguito si istruisce il paziente all’applicazione di ghiaccio e all’assunzione di anti-infiammatori e analgesici al fine di rendere l’esperienza chirurgica il meno traumatico possibile.
Quanto durano gli impianti?
La durata degli impianti è in funzione dell’igiene orale domiciliare del paziente. A questo vanno associate le visite di controllo periodiche.
Devo estrarre un dente: è possibile inserire immediatamente un impianto?
Esistono situazioni in cui nella stessa seduta operatoria si può procedere all’estrazione e all’inserimento contestuale dell’impianto.
Una volta inserito l’impianto, quanto tempo deve trascorrere prima di poterci mettere la corona protesica?
L’apposizione della corona protesica deve seguire un periodo variabile tra i 3 e i 6 mesi. Esistono tuttavia situazioni particolari in cui è possibile applicare una corona protesica provvisoria nella stessa seduta di inserimento dell’impianto.
Mi hanno detto che ho poco osso, sono ancora candidato all’inserimento di un impianto?
Si, esistono tecniche chirurgiche di rigenerazione ossea attraverso la quale è possibile rigenerare l’osso mancante e una volta guarito si può procedere all’inserimento dell’impianto.